Chiesa del Ss. Crocifisso Stampa
CHIESA DEL SS.CROCIFISSO ANNI 40'

 

LA CHIESA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA

(oggi salone del SS. Crocifisso)

Questa chiesa di stile francescano, vasta, armoniosa ed arricchita da un bel portico con colonne doriche, risale al 1500, dato che in quel secolo e cioé nel 1562, la troviamo sede di una fiorente e ben organizzata Compagnia e con un cappellano deputato alla sua regolare ufficiatura. In origine era dedicata alla SS. Annunziata, ma a poco a poco per la venerazione ad un simulacro che era stato posto nel tempio, dal popolo venne comunemente chiamata «Chiesa del SS. Crocifisso». Si trovava situata fuori delle mura castellane, nei pressi ove la strada che viene da Cesa, si congiungeva con quella che da Marciano prosegue verso Lucignano.
Lo chiesa aveva un piccolo campanile a vela con due campane e mancava di sagrestia.


Sino a tutto il 1500’ nell’interno esisteva solo altare, quello dedicato alla Madonna, e su questo altare troneggiava un bel quadro in legno di scuola senese, ove sul fondo d’oro era dipinta la scena dell’Annunciazione. In seguito, probabilmente quando fu costruito l’altro altare, il quadro venne sostituito da una statua della Vergine in scagliola e, non si sa da chi, sulle ginocchia di questo simulacro, fu posto, senza riflettere alla riverenza, un piccolo Gesù Bambino di legno.
Nei primi del 1600, crescendo la venerazione verso il Crocifisso, si volle costruire sulla parete di sinistra, su disegno dello scultore Pozzi, un grandioso altare barocco in gesso per la decorosa conservazione della sacra immagine. Il 20 maggio 1898 per completare la simmetria del tempio si aggiunse l’altare della Addolorata. La chiesa possedeva varie opere d’arte, provenienti in gran parte dalla vecchia Pieve di Santo Stefano: una statua in legno di Santa Maria Maddalena del sec. XV°, le tele dell’Ultima Cena e della Crocefissione attribuita al Vasari e due belle tavole della scuola senese sulle quali erano dipinti i Santi Fabiano e Sebastiano e Maria con l‘Angelo.


Come abbiamo già detto, la chiesa mancava di sagrestia e di un vero e proprio campanile. Per supplire alla prima deficienza, nel maggio 1838 i Magistrati della Compagnia decretarono la costruzione della sagrestia che, dopo molte discussioni, venne innalzata per consiglio del capomastro Boldi di Montagnano, tra Levante e Mezzogiorno, dietro l’altare del Crocefisso. La spesa per tale opera fu di L. 407. Non era ancora terminato il lavoro, allorché i Magistrati incaricarono il foianese Luigi Radicchi di preparare il progetto del campanile. Il disegno, tuttora esistente, fu ricompensato con L. 5 e nel tardo novembre 1843 si scavarono le fondamenta. I lavori proseguivano mano a mano che si raggranellavano i mezzi e solo nel 1849 venne inaugurata la bella torre campanaria, alta 29 braccia. La somma di L.2.162, necessitata per la costruzione, fu largamente superata dalle offerte del popolo. A titolo di curiosità, si ricorda che i maggiori offerenti furono il pievano con L. 13, Francesco e Natale Salvadori con L. 10 ciascuno; gli altri possidenti dettero dalle 3 alle 5 lire: il popolo dagli 8 ai 10 soldi e Lorenzo Spadini offrì un soldo. Fatto il campanile bisognava provvedere alle campane e i Magistrati della Compagnia, nell’adunanza del 28 settembre 1851, stanziarono 100 scudi per il nuovo concerto companario, che venne affidato ai fratelli Sini di Acquapendente. La fusione si effettuò sotto le logge della chiesa il 2 agosto 1853 e vennero estratte tre campane del seguente peso: la prima di libbre 1.192, la seconda di libbre 705 e la terza di libbre 380. La spesa totale, oltre il bronzo già esistente, fu di L. 1.542, e siccome la Compagnia non aveva tanto danaro in cassa, don Giuseppe Franceschi, Girolamo Tosi e don Antonio Ferretti, anticiparono le mancanti 400 lire. Il concerto campanario non riuscì dì comune soddisfazione, onde il 27 novembre 1879 venne approvato il progetto del fonditore Terzo Raffaelli, che prevedeva l’aggiunta di una quarta campana.
Anche questa volta la fusione fu ripetuta in Marciano e, si dice, che insieme al vecchio bronzo siano state gettate nel crogiuolo, molte monete di argento. Così nel gennaio 1860 si ebbero quattro nuove campane, la prima delle quali di 1.192 libbre, la seconda di 862, la terza di 624 e la quarta di 387 libbre.
La rifusione venne a costare L. 1.429, e per saldare il pistoiese Raffaelli furono prese in prestito 80 monete toscane da 12 paoli.

 

Nel 1924 si stava pensando ad un restauro generale della vecchia chiesa, quando un violento incendio suscitato da una candela lasciata accesa nella serata della tradizionale sacra di Marciano, metteva in serio pericolo il sacro edificio. Le fiamme furono avvertite nelle prime ore del 19 agosto da Giannetto Bigliazzi che dette subito l’allarme. La buona volontà della popolazione impedì che le fiamme distruggessero il tetto, ma non poté evitare che la venerata effigie del Crocifisso, portata in processione il giorno innanzi, fosse annientato dal fuoco. Nella calamità rifulse il buon volere dei Marcianesi e, in meno di un anno, fu cancellata ogni traccia del disastro subìto. La riapertura della chiesa, resa ancora più bella e decorosa per gli effettuati restauri, avvenne tra l’esultanza generale il 16 agosto dell’anno 1925, presente il Vescovo Mons. Mignone. I festeggiamenti religiosi e popolari durarono una settimana e si conclusero con la processione del nuovo Crocifisso, bellissima scultura in legno, offerta dal concittadino Arturo Civitelli. Per l’esecuzione dei sopra ricordati lavori furono spese L. 12.890, e il signor Giuseppe Salvadori, con munifico gesto, donò il nuovo pavimento a mattonelle..
Il tempio rimesso a nuovo in perfetto stile veneziano, sembrava sfidare ancora i secoli, quando i Tedeschi1 in ritirata, all’alba del 3 luglio 1944, facevano brillare le mine collocate in chiesa e nel campanile, riducendoli in un cumulo d rovine. Tutto andò distrutto, e tra le macerie ancora fumanti, fu trovata in piedi e quasi discinta, la statua della Madonna Addolorata, vera Madre del dolore. Da quell’immenso mucchio di macerie si salvarono, sia pure ridotte in pezzi, le due statue di Cristo Risorto e del Crocifisso. Questo simulacro pazientemente restaurato da Luigi Civitelli, fu distrutto dalle fiamme che misero in serio pericolo la Pieve il 25 luglio 1949.


Presso il Genio Civile e presso l’Intendenza di Finanza furono presentate, a suo tempo, le perizie dei danni ricevuti e ci auguriamo di vedere presto risorgere l’antica chiesa, dato che sono già stati preventivati L. 7.000.000 per la sua ricostruzione. Come buon auspicio l’8 dicembre 1954 la ditta Broili di Udine ritirò il bronzo recuperato dalle vecchie campane e il 29 giugno del 1955 riconsegnò un nuovo concerto campanario, non inferiore a quello dei nostri padri. Sono quattro campane: la prima, consacrata al Crocifisso, pesa Kg. 452; la seconda, consacrata alla S.S. Annunziata, pesa Kg. 324; la terza, consacrata a S. Andrea, pesa Kg. 205 e l’ultima, dedicata a S. Francesco, pesa Kg. 158. Il 21 agosto 1955, per la festa tradizionale di Marciano, le campane, dopo dieci anni di forzato silenzio, fecero risentire la loro voce sonora e tutti si augurarono non lontano il giorno in cui esse avrebbero annunziato con festante armonia l’avvenuta resurrezione dell’antica chiesa. Tale avvenimento ricolmerà di gioia la prospera vecchiaia del dott. Agostino Gerli, il quale per tanti anni, fu di detta chiesa provvido e generoso amministratore.

 

Brano tratto dal libro “Ricerche su Marciano” di Don Angelo Mencarelli

 

RICOSTRUZIONE DEL SALONE DEL SS. CROCIFISSO

AL POSTO DELLA CHIESA DELLA SS. ANNUNZIATA

DISTRUTTA DALLA GUERRA NEL 1944

 

NEL 1995, IL PARROCO DON GUIDO CUTINI,

CORONO' IL SOGNO, CON L'AIUTO DI TANTI PARROCCHIANI.

SE OGGI POSSIMO DISPORRE E USARE PER TANTE INIZIATIVE IL SALONE,

A LUI, IN PARTICOLARE, DOBBIAMO UN RINGRAZIAMENTO,

ESPRESSO ANCHE DALLA LAPIDE NELLA PARETE D'INGRESSO DEL SALONE.

 

ECCO IL NOSTRO BEL SALONE DEL SS. CROCIFISSO

 

 

MA C'E' SEMPRE BISOGNO DI MANUTENZIONE

PER MANTENERE GLI IMMOBILI.

ED ECCO CHE NEL NOVEMBRE 2007

ABBIAMO RIFATTO IL TETTO...

... QUALCHE GRADINO ROTTO...

... LE DUE SPALLETTE DELLA GRADINATA DI ACCESSO


 

никас кухняпланшеты недорогие и хорошиеvsemsmartкабельbroker mfxмоисея гора колледж отзывыкаменка для бани