La Chiesa del Carmine |
LA CHIESA DEL CARMINE PRIMA DEL RIFACIMENTO DELLA FACCIATA LA CHIESA DEL CARMINE L’esistenza di questa chiesa risale ad epoca molto remota, e dai manoscritti dell’Archivio Comunale apprendiamo che la sua ufficiatura era affidata ai religiosi dell’annesso Conventino dei P.P. Carmelitani, a cui il popolo era molto affezionato. Nell’aprile 1941, auspice il Sig. Antonio Bacci si ripresero i progetti col proposito di portarli una buona volta a termine. Il 16 agosto successivo, convenientemente restaurata ed abbellita, la chiesa fu riaperta al pubblico, essendo presente Mons. Mignone, che consacrò il nuovo altare in marmo donato insieme alla balaustra, dalla famiglia Tosi-Gibellini. Le sole spese di restauro raggiunsero lire 6.000 e furono sostenute da tutta la popolazione, mentre molte persone al denaro aggiunsero donativi di sacre suppellettili. Tra queste si distinsero i coniugi Natale ed Olivia Salvadori, che dotarono il Tempietto del pavimento in mattonelle e di una conveniente sagrestia, il Dott. Alberigo Fabbri, che regalò la statua della Madonna, Amedeo ed Angiolo Bigliazzi, che offrirono il legname occorrente per gli affissi, che gratuitamente costruirono Giuseppe e Luigi Ferretti, nonché tanti altri, i cui nomi sono stati trascritti nell’Albo d’Oro della nostra Pieve. Si pensava che ormai tutto fosse stato sistemato, quando nel 1952 per la sostituzione di due cavalloni, minaccianti rovina, furono spese oltre L. 50.000 in gran parte raccolte dalla popolazione. Brano tratto dal libro “Ricerche su Marciano” di Don Angelo Mencarelli
CHIESA DEL CARMINI durante i restauri: interni ed esterni
CHIESA DEL CARMINE dopo il restauro e l'imbiancatura della facciata
CHIESA DEL CARMINE interno imbiancato e ripulito
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